Prima sede dei gatti delle nevi Prinoth
Ampliamento della sede dei gatti delle nevi Prinoth
Prinoth Center

...corre l'anno 1962!

Tale Ernesto Prinoth, nato e cresciuto ad Ortisei ha fatto tesoro delle sue esperienze nel
settore delle auto da corsa e conosce a perfezione la relazione che intercorre nei rapporti tra
peso, potenza e aderenza.

Le ciaspole anche gli avevano già insegnato che per camminare sulla neve servivano delle superfici di appoggio molto grandi. Per camminare sulla neve, lui alle sue automobili poteva metterci pure anche le ciaspole, ma, si sa che Ernesto non amava scherzare troppo. Preferì allora applicare quei basilari concetti appena acquisiti per costruire un veicolo rivoluzionario, cingolato e con caratteristiche di peso trali da poter galleggiare sulla neve anche fresca.

Il prototipo venne battezzato con il nome di P-25 dove 25 stava ad indicare il peso specifico al suolo, appunto di soli 25 grammi al centimetro quadro, un peso già notevolmente più basso di un uomo sugli sci o sulle ciaspole. Ma a Prinoth non gli bastava “camminare sulla neve”: Le montagne dolomitiche chiamavano un mezzo che potesse arrampicare sulla neve e sostituire gradualmente squadre di militari e maestri di sci nel battere le piste dopo le nevicate per renderle sciabili ai turisti ed atleti nel più breve tempo possibile.

  
Naque così il Prinoth P-15, che con il suo peso di soli 15 grammi al centimetro quadro si arrampicava davvero come un gatto. Il primo vero ed unico “gatto delle nevi” al mondo.
  
  

Ne divenne un successo mondiale e da quel giorno operatori, giornalisti e tutti gli amanti della montagna non esitarono mai più a chiamare “gatto delle nevi” ogni veicolo cingolato presente sulle piste, indipendentemente dal suo colore, dalla sua provenienza e dal suo marchio.

  
Ernesto Prinoth viene ricordato come grande pioniere che nel mondo dello sci ha scritto una parte di storia.

L’evento dei Campionati Mondiali di Sci Alpino in Val Gardena 1970 rappresenta il trampolino di lancio per uno sviluppo meccanizzato dello sci alpino in valle e fuori valle. In Italia e nel mondo… e la scia di successo trascina anche nuovi marchi a seguire le orme di Prinoth ed intraprendere strade parallele.

Ai già famosi gatti delle nevi Prinoth P-15 e Prinoth P-4 si susseguono i modelli “Big” e “Junior”.

Trascinato dall’onda del successo e dalla passione, il giovane figlio di Ernesto, Erich, interrompe i suoi studi a Graz (Austria) per raggiungere l’azienda paterna dando nuovi impulsi con l’applicazione a largo raggio della trasmissione idrostatica che gradualmente andava a sostituire quella tradizionale, meccanica ad ingranaggi.

 

  
  

Nasce così “All” il veicolo multiuso idrostatico alla portata di tutti. All rappresenta l'addio definitivo delle obsolete trasmissioni meccaniche sui gatti delle nevi. Per affinità tecnica, “All” è il predecessore del “Prinoth T2” e successivamente del “Prinoth Husky” che ancora oggi è il gatto delle nevi multiuso di maggior successo al mondo.

  
  

I modelli più “grossi” della gamma Prinoth invece ottengono nuovi e più moderni design ed un maggiore comfort di guida, ma sotto l'aspetto dell'innovazione tecnica, gli anni settanta sono più che altro caratterizzati da uno sviluppo tecnologico degli accessori per il trattamento della superficie delle piste e del controllo elettronico della guida che negli anni ottanta poi andrà a sostituire ogni altro sistema sia meccanico che idraulico.

Prinoth deposita nuovi brevetti per frese da neve autolivellanti, vomeri asimmetrici, la vibrofresa, cingolature in misto gomma per alte velocità, ramponi per cingoli in alluminio con inserti in acciaio antiusura, che ancora oggi trovano applicazione su tutta la gamma dei gatti delle nevi "Prinoth" e non solo Prinoth.

La storia continua >>

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